La fortezza veneziana
Verso la fine del XVI secolo il territorio dell'Istria meridionale fu colpito dalla guerra degli Uscocchi: il conflitto era la conseguenza dei frequenti attacchi ad opera degli Uscocchi - sostenuti dall'Austria che governava l'entroterra istriano - sui possedimenti veneziani lungo la costa della penisola istriana. Il conflitto assunse proporzioni internazionali trasformandosi in una lotta per il predominio fra Austria e Venezia. Nel corso della Guerra dei trent'anni (1618 – 1648) Pola divenne un importante punto strategico della Repubblica di Venezia e per questo motivo il suo Senato decise di costruire una nuova fortezza nel punto dove un tempo sorgeva quella più antica, con l'obiettivo di difendere la città e le vie marittime lungo la costa istriana.
La costruzione della fortezza sulle macerie del castello medievale iniziò nel 1630 e durò fino al 1633. Ai tempi in cui fu eretta era, dal punto di vista architettonico, uno degli edifici più importanti e monumentali della Repubblica di Venezia. L'autore del progetto e il supervisore della sua costruzione fu l'ingegnere militare francese Antoine De Ville originario di Toulouse, che all'epoca era un architetto ricercato e di prestigio, uno dei più noti costruttori di fortezze in Europa. De Ville pubblicò anche un'opera molto importante sulle fortificazioni – Les fortifications…, che dal 1628 venne pubblicata in più di dieci edizioni a Lione, Parigi e Amsterdam. Lavorò per la Repubblica di Venezia, ma anche per la corte francese, il duca di Savoia e altri personaggi importanti di livello europeo. Alla costruzione della fortezza parteciparono anche i galeotti, gli scalpellini e i muratori di Rovigno e Venezia. Come materiale edile furono usati blocchi di pietra di considerevoli dimensioni provenienti dalle macerie dell'antico teatro romano che si trovava sul colle vicino al Monte Zaro e le pietre estratte dalle cave circostanti, trainate in cima al colle da 20 coppie di buoi.