Storia della farmaceutica
Con la costruzione dell’Arsenale alla fine dell’Ottocento, Pola divenne il principale porto militare dell’Austria-Ungheria, mentre in seguito all’arrivo di soldati e popolazioni provenienti da tutte le parti della Monarchia crebbe fino a diventare la principale città istriana. L’aumento del numero di abitanti e la diffusione di malattie epidemiche imposero la necessità di predisporre strutture sanitarie adeguate, cosicché nel 1861 fu inaugurato l’I.R. Ospedale di Marina (K.u.K. Marinespital). L’ospedale aveva al suo interno anche la propria farmacia.
La farmacia fino al 1990, anno in cui il Museo storico e navale dell'Istria - Povijesni i pomorski muzej Istre avviò la procedura di conservazione, era parte della Stanza storica dell’Ospedale militare di Pola. Il MSNI nel 1991 prese in consegna gli oggetti della farmacia (mobilio, scaffali, libri e altro) e nel 2005, per il cinquantesimo della fondazione del Museo, procedette all’allestimento della mostra permanente.
Il piano dell’esposizione
Il piano dell’esposizione è tematico: gli oltre seicento oggetti della mostra permanente sono suddivisi in alcune unità che comprendono il segmento introduttivo, tecnologico, scientifico, di custodia e analitico dell’attività farmaceutica. La mostra è accompagnata dalla carta geografica e dall’indice in quattro lingue. La carta è realizzata in scala 1:250000. Vi sono riportati i cambiamenti di confine avvenuti in Istria nel corso del Novecento e i dati sul numero di farmacie presenti nelle città maggiori della penisola in quattro diversi periodi (1878, 1902, 1941, 2005), dai quali risulta la crescita del numero di farmacie in seguito allo sviluppo delle città dopo la venuta della sovranità austroungarica e la costruzione dell’Arsenale, nonché l’evolversi dell’attività dagli inizi della II guerra mondiale ai giorni nostri.
Le antiche credenze di protezione dalle malattie hanno avuto come risultato la costruzione di chiese intitolate ai santi Cosimo e Damiano, martiri cristiani, che secondo la leggenda avevano dedicato la loro vita all’assistenza ai malati. Nella carta sono riportati i luoghi nei quali le chiese si trovano.
Originali mobili in stile
Parte fondamentale e inevitabile della mostra sono gli originali mobili in stile, di mogano, suddivisi in cinque tipi: armadi, angoliere, credenze vetrate e due vetrine con recipienti e cassetti, risalenti allo storicismo della seconda metà dell’Ottocento. Le due vetrine più lunghe sono collocate nello spazio centrale e formano la direttrice di circolazione dei visitatori. All’ingresso si trova un armadio accanto al quale, su un pannello di cartongesso, sono fissati i bassorilievi degli dei greci Asclepio e Igea, protettori dei medici e dei farmacisti, a quell’epoca presenti in quasi tutte le farmacie.
La mostra
Nel primo insieme è presentata la preparazione dei farmaci. Sulla prima vetrina più lunga sono sistemati i contenitori con le materie prime a base di erbe, gli strumenti per i prodotti d’erboristeria: mortai, crogioli, la comprimitrice per compresse, il microscopio, la bilancia di precisione, i prodotti finiti dell’industria farmaceutica, gli imballaggi e gli strumenti medici ausiliari (fasce, siringhe, aghi, stetoscopio e altro), che venivano usati sul territorio dell’Istria e della Croazia.
Nell’altra vetrina sono collocati vari contenitori, scatole e recipienti con la scritta riportante il nome delle materie prime, solide e liquide, usate per la preparazione di medicamenti, come oli, tinture, alcol e acidi, allineati secondo le regole farmaceutiche. In tali vetrine si custodivano sotto chiave efficaci e potenti veleni il cui imballaggio si differenziava dagli altri perché era contrassegnato da una croce o dalla testa di morto.
La parte scientifica della mostra è rappresentata dalla biblioteca di riferimento sui cui scaffali si trovano libri di medicina e farmaceutica, manuali e raccolte di leggi, mentre nel reparto dedicato al magazzino della farmacia, si trovano la vetrina con l’orologio, vari recipienti e contenitori di maggiori dimensioni e le bilance analitiche per le misurazioni di precisione.
La parte conclusiva della mostra è formata da due tavoli da farmacia sui quali sono allineati gli svariati strumenti per la preparazione dei medicamenti, fase che rappresenta la sintesi del sapere teorico e pratico del farmacista. Con la conservazione e la presentazione di questo materiale museale, il Museo storico e navale dell’Istria - Povijesni i pomorski muzej Istre, ha ricreato l’atmosfera di una farmacia d’inizio Novecento, rendendo possibile ai visitatori di comprendere la definizione basilare della farmacologia, cioè della scienza di conoscere, preparare, sperimentare e conservare i farmaci, contribuendo in questo modo all’offerta storico-culturale, educativa e turistica della città di Pola e dell’Istria.